Il vaccino più discusso dell’ultimo periodo ossia quello antiCovid sta creando tanta confusione nelle persone e soprattutto mette molta ansia alle Donne in gravidanza.
È per questo motivo che abbiamo deciso di realizzare un’intervista con MadaAdvances un canale di divulgazione scientifica al femminile gestito da un team di 10 ricercatrici italiane, alle quali abbiamo sottoposto svariate domande che oggigiorno attanagliano tutti noi.
Ringraziamo la Shirley Genah, biologa molecolare del team di Mada Advances, e il Dott. Francesco Quadraro, medico specializzato in ginecologia, che ci hanno concesso il loro prezioso parere.
1)In cosa consiste il vaccino per Covid19?
I vaccini per ora approvati dall’EMA sono al momento quelli ad mRNA i cui prototipi sono quelli delle aziende Pfizer-BioNtech e di Moderna.
Il prossimo 29 gennaio, l’agenzia europea del farmaco dovrebbe valutare la richiesta di autorizzazione anche del vaccino a vettori virali di AstraZeneca
Vediamo le differenze tra queste due tipologie:
1) Nel caso di Pfizer-BioNtech e di Moderna, inoculando l’RNA messaggero (mRNA) è possibile insegnare alla cellula a produrre la proteina virale (o parte di essa), in modo da scatenare la reazione immunitaria.
Una volta formata all’interno delle nostre cellule, il sistema immunitario riconoscerà la proteina come un agente esterno e inizierà a costruire una risposta immunitaria, partendo dalla formazione degli anticorpi e sviluppando memoria immunologica contro lo stesso virus, nel caso in cui dovessimo incontrarlo nuovamente.
Questa tipologia di vaccino ha dalla sua parte l’alta efficacia e la velocità di produzione, ma deve essere mantenuto a temperature molto basse a causa dell’instabilità dell’RNA, per evitarne il deterioramento.
2)La categoria di vaccini a vettori virali (AstraZeneca), introduce nell’organismo la sequenza genetica della proteina Spike sotto forma di DNA, al fine di stimolare una risposta immunitaria adeguata.
Questi virus vengono privati delle sequenze che li rendono nocivi e contagiosi affinché risultino come vettori completamente innocui per la nostra salute.
Il DNA è una molecola molto più stabile rispetto all’RNA e il rivestimento proteico degli adenovirus aiuta a proteggerlo. Essendo stato privato di alcuni geni, l’adenovirus indebolito è incapace di replicarsi all’interno della cellula.
Il suo unico ruolo è quindi quello di rilasciare il DNA attivando la produzione temporanea della proteina Spike, la quale, come conseguenza, stimolerà il sistema immunitario.
In età fertile è possibile sottoporsi a vaccino o ci sono controindicazioni? Quando sarà il turno di noi donne dai 25 ai 40 anni?
In base alle nostre conoscenze, le donne in età fertile non corrono un maggior rischio di sviluppare reazioni avverse al vaccino.
Non c’è quindi ragione di pensare che si vada incontro ad un pericolo.
In realtà donne in questa fascia di età, appartenenti alle categorie prioritarie, come personale socio-sanitario, sono state già vaccinate.
Esiste un report del ministero della salute che tiene conto delle vaccinazioni in Italia giorno per giorno.
In data 17/01/2021 il numero totale della vaccinazioni si è aggirato intorno a 1.153.501.
In base alla suddivisione delle vaccinazioni per fasce di età, e facendo un rapido calcolo, circa il 47,7% dei totali, ovvero 549.510 persone, ricadono nella fascia di età compresa tra i 20 e 49 anni e di questi il numero di donne dovrebbe aggirarsi intorno alle centinaia di migliaia, numero che tenderà ad aumentare giornalmente.
Molte donne quindi in età fertile sono state già vaccinate senza comparsa di reazioni avverse gravi al vaccino, a convalidare l’assenza di un rischio maggiore per la categoria considerata.
Durante l’allattamento è possibile sottoporsi a vaccino? Ci possono essere conseguenze per il lattante? Durante la gravidanza è possibile sottoporsi a vaccino? Se si in quale trimestre è preferibile farlo se ce n’è uno migliore dell’altro?
I dati sull’uso del vaccino per donne in gravidanza ed allattamento sono tuttora molto limitati in quanto non sono state incluse nei trial di valutazione dei vaccini Pfizer-BioNtech e Moderna, per cui non disponiamo di dati di sicurezza ed efficacia relativi a questa categoria di persone e soprattutto non sappiamo in quale trimestre sarebbe preferibile farlo.
Tuttavia, gli studi condotti finora non hanno evidenziato né suggerito meccanismi biologici che possano associare i vaccini a mRNA ad effetti avversi in Gravidanza e le evidenze di laboratorio su animali suggeriscono l’assenza di rischio da vaccinazione.
Sempre sulla base della plausibilità biologica non dovrebbe essere previsto alcun rischio che impedisca di continuare l’allattamento al seno.
Sebbene la gravidanza comporti cambiamenti nel sistema immunitario che potrebbero aumentare il rischio di contrarre infezioni respiratorie virali, tra cui quella da SARS-CoV-2 (ref.), dai dati relativi alla prima ondata pandemica in Italia emerge che le donne in gravidanza non presentano un rischio aumentato di infezione rispetto alla popolazione generale.
Lo stato di gravidanza NON è una controindicazione e la vaccinazione dovrebbe essere presa in considerazione per le donne gravide che sono ad alto rischio di complicazioni gravi.
In generale, la vaccinazione per donne in stato gravidanza ed allattamento dovrebbe essere valutata caso per caso, in stretta consultazione con un operatore medico del settore, mettendo sulla bilancia benefici e rischi.
Inoltre, secondo un documento dell’ISS condiviso e sottoscritto da diverse società e federazioni scientifiche come Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia e Associazione degli Ostetrici e Ginecologi Ospedalieri Italiani:
– Se una donna vaccinata scopre di essere in gravidanza subito dopo la vaccinazione, non c’è evidenza in favore dell’interruzione della gravidanza;
– Se una donna scopre di essere in gravidanza tra la prima e la seconda dose del vaccino può rimandare la seconda dose dopo la conclusione della gravidanza, eccezion fatta per i soggetti ad altro rischio;
– Le donne che allattano possono essere incluse nell’offerta vaccinale senza necessità di interrompere l’allattamento.
Quante donne in attesa finora sono state sottoposte a vaccino?
Al momento le donne in gravidanza ed allattamento non sono un target prioritario della strategia vaccinale Italiana contro il Sars-CoV-2, ma l’Istituto Superiore di Sanità ha in atto un sistema di sorveglianza sulle donne gravide in rapporto a COVID-19 che potrebbe offrire ulteriori utili informazioni.
Dopo quanto tempo dal vaccino è possibile concepire?
Per rispondere a questa domanda ci viene in aiuto il Dott. Francesco Quadraro, medico specializzato in ginecologia che attualmente cura la pagina Instagram Gyne_channel.
Anche in questo caso mancano degli studi e, non essendoci abbastanza evidenze degli effetti del vaccino in questo frangente molto specifico, non esistono risposte certe.
Ad ogni modo, quelli della Pfizer-BioNtech e di Moderna NON sono dei vaccini a virus vivi e attenuati, come invece quelli per Morbillo, Parotite e Rosolia per i quali invece è previsto un ritardo nel concepimento di alcuni mesi.
In questo caso parliamo di un vaccino contenente un segmento di mRNA che di per sé non è in grado di dar vita ad una infezione virale, inoltre l’RNA dopo essere stato utilizzato per formare la proteina spike ed innescare la risposta immunitaria viene degradato dalle nostre cellule.
La sua permanenza nel nostro organismo è quindi transitoria, parliamo di giorni o al massimo un paio di settimane.
Se si vuole avere una maggiore sicurezza si potrebbe aspettare anche la mestruazione successiva.
Tuttavia, se state programmando una gravidanza in seguito a somministrazione del vaccino per la COVID-19, è bene consultare il proprio ginecologo in merito.
Il vaccino Anti Covid-19 andrà ripetuto dopo un anno?
In un recente articolo pubblicato su Nature è stato osservato che l’immunità naturale (ovvero quando si fa la malattia) e soprattutto la memoria immunologica possono durare almeno 8 mesi. Osservazioni a tempi più lunghi non sono attualmente disponibili in quanto incompatibili con l’età di questa pandemia, ma seguiranno sicuramente ulteriori studi in merito.
Inoltre non sappiamo ancora se il vaccino sarà in grado di dare una protezione più duratura rispetto a quella che potremmo acquisire naturalmente in seguito a naturale infezione da Sars-CoV-2, c’è bisogno di valutare nel tempo per quanto dura l’efficacia in chi si vaccina.
In base a queste considerazioni, molte figure in campo scientifico e medico prevedono che il vaccino andrà ripetuto annualmente.
La verità è che non lo sappiamo ancora con certezza, non sappiamo cosa succederà tra un anno, la risposta dipende da moltissimi fattori, alcuni appena discussi.
Se non vaccinate le donne in gravidanza devono esimersi da incontri ravvicinati con altre persone che non appartengono al nucleo familiare?
In generale, le donne incinte non sembrano avere maggiori probabilità né di contrarre il virus, né di sviluppare sintomi più gravi rispetto ad altri adulti sani. Tuttavia, come dimostrato in uno studio Italiano dello scorso Ottobre, è possibile che il contagio in gravidanza, soprattutto se con sintomatologia severa, possa comportare una trasmissione verticale da madre a figlio, anche se non sono al momento disponibili dati sull’effetto che questo possa avere sul feto.
Purtroppo, ci sono tutt’ora molte lacune sugli effetti dell’infezione da Sars-CoV-2 relativi allo stato di maternità, per questo la prevenzione sembra risultare l’arma migliore, e forse l’unica. In attesa quindi di avere maggiori dati riguardo all’utilizzo del vaccino durante la gravidanza, è bene che le donne in stato interessante seguano le stesse norme precauzionali per evitare il contagio.
Sicuramente, evitare incontri ravvicinati con persone al di fuori del nucleo familiare potrebbe rappresentare una barriera di sicurezza in più.
I bambini possono vaccinarsi?
Al momento non ci sono dati sufficienti per trarre conclusioni sulla sicurezza del vaccino in sotto-popolazioni come bambini di età inferiore a 16 anni ed individui immunocompromessi. Questo perché all’interno dei trial clinici, per entrambi i vaccini ad mRNA, non sono state considerate le seguenti categorie. Secondo quanto dichiarato dall’AIFA nel documento “FAQ su Vaccinazioni anti COVID-19”, questo vaccino non è al momento raccomandato nei bambini di età inferiore a 16 anni.
L’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha concordato con l’azienda produttrice un piano per la valutazione del vaccino nei bambini in una fase successiva.