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Quando e come parlare con il bambino durante la gravidanza?

L’udito del bambino nel pancione è totalmente sviluppato alla 30esima settimana, momento in cui riesce a distinguere le voci dei genitori ed è lì  infatti che si dovrebbe iniziare a parlare con il bambino.
In realtà, però, gli organi del senso dell’udito nel neonato iniziano a svilupparsi già dalle prime settimane anche se lo sviluppo si completerà poi durante l’ottavo mese di gestazione.

Cosa sente il bambino nelle prime settimane di gravidanza?

Durante il primo trimestre il neonato inizia già subito a distinguere alcuni suoni, il primo in assoluto è quello del battito cardiaco della propria mamma.
E’ anche per questo motivo che si consiglia alle Donne in dolce attesa di essere serene e non sottoporsi a situazioni che provochino stati d’animo stressanti o di agitazione, poiché in questi momenti il battito cardiaco aumenta e il bambino ne risente sin da subito.

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Quando iniziare a parlare con il proprio bambino?

Già dalla 28esima settimana è consigliato parlare con il neonato, rivolgendosi a lui chiamandolo per nome, così che abbia tutto il tempo per memorizzare la voce di mamma e papà e l’intonazione con cui gli parlano.
Questa pratica è fondamentale, soprattutto, nel caso in cui il bambino nasca prematuro, poiché non avendo sin da subito i suoi genitori vicino, quando andranno a trovarlo e gli parleranno si sentirà subito al sicuro e sarà, per lui, come ritrovare immediatamente dei punti di riferimento.
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Dalla 26-28esima settimana di gravidanza, inoltre, è raccomandato non far ascoltare dei rumori troppo bruschi o forti che possano disturbare non poco il bambino e metterlo anche in una situazione di allerta.

Quali sono i benefici della musica in gravidanza?

Un altro aspetto da non sottovalutare è quello della musica, soprattutto quella classica, da ascoltare e far ascoltare al bambino ancora nel pancione.—-
Perché è così importante?
La musica classica è risaputo sia rilassante sia per noi adulti sia per il bambino, ma ciò che spesso viene omesso è che la musica aiuta anche lo sviluppo del cervello del feto durante la permanenza nell’utero, difatti musiche e melodie dolci favoriscono anche l’apprendimento prenatale agevolando anche le connessioni (sinapsi) tra neuroni.

Altri benefici della musica in gravidanza sono:
-Relax per la mamma (mamma rilassata uguale bimbo rilassato)
-Rafforzamento del Bonding; ossia il legale tra mamma e figlio
-Ricordo positivo; il bambino che ascolta una musica rilassante nel pancione se la ascolterà anche appena nato saprà riconoscerla e con essa tranquillizzarsi.

Come far ascoltare la musica al feto?

Ginecologi e ancor più spesso Ostetriche, che seguono la Donna durante i 9 mesi di gravidanza non solo dal punto di vista medicale ma anche psicologico, consigliano alla Mamma in dolce attesa di procurarsi un Carillon musicale.

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La musica classica per eccellenza per i neonati è la Ninna Nanna di Brahms che, tramite studi scientifici, è stata indicata come la più idonea per rilassare il bambino e conciliare il sonno anche una volta nato.
Si predilige l’uso di Carillon Ninna Nanna e non cuffie da appoggiare al pancione (come spesso erroneamente si trovano immagini sul web) poiché le cuffie appoggiate e dunque a stretto contatto con il neonato potrebbero provocare danni all’udito e si sconsiglia infatti un utilizzo prolungato.
Tutt’altra cosa sono, invece, i Carillon neonato che oltre ad essere molto carini esteticamente, soprattutto i Carillon personalizzati con nome del bambino, sono un validissimo aiuto per rasserenare il bebè sin dal primo trimestre di gravidanza.
Inoltre, una volta arrivato al mondo quel bambino sarà in grado di riconoscere perfettamente la melodia ascoltata quando ancora era nel pancione della sua mamma che lo cullerà di giorno e di notte placando molti dei suoi pianti.

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